Nelle pagine ingiallite, saggezza invecchiata; nei libri usati, tesori dimenticati.
I fiumi profondi

I fiumi profondi

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I fiumi profondi è senza alcun dubbio uno dei piti nobili e intensi romanzi che la letteratura sudamericana ci abbia offerto.

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Descrizione
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Due parole sull'autore

Descrizione

Anno di pubblicazione: 1971
Prima edizione
José Maria Arguedas
I fiumi profondi è senza alcun dubbio uno dei piti nobili e intensi romanzi che la letteratura sudamericana ci abbia offerto.

Di rado si ha la fortuna di scoprire un libro così incandescente, in cui l'autore abbia realmente trasferito tutto se stesso.

Ernesto, il bambino protagonista del romanzo, emerge dalla memoria autobiografica dello scrittore: come lui, è figlio di un avvocato di provincia; come lui, ha vagabondato per anni da un paese all'altro ddle Ande peruviane col padre, senza riuscire mai a stare in un posto abbastanza tempo per affezionarcisi, partendo sempre proprio «quando le montagne, i sentieri, i campi da gioco, il posto dove dormono gli ucelli, quando i dettagli del raese cominciavano a far parte della memoria».

Prima, mentre il padre era in carcere, il piccola era stato allevato dalle vecchie «mamme» di una comunità india, che gli avevano trasmesso« l'impagablle tenerezza» in cui ancora vive.

Queste due esperienze - il contatto con la natura immacolata e l'essere cresciuto in un mondo primitivo, puro e forte -- hanno marcato indelebilmente il carattere del bambino. Messo in collegio dal padre ad Abancay, Ernesto vive nel ricordo dei suoi amici indios e dei grandi austeri paesaggi che era abituato a «respirare» nei suoi viaggi.

La vita presente, quella dei compagni bianchi, gli scorre accanto senza toccarlo: gli unici suoi legami con la realtà sono gli oggetti o i volti che gli ricordano la vita felice tra gli indios o risvegliano l'attrazione irresistibile per la natura.

Quando ad Abancay esplode il tumulto delle donne di piacere, e scoppia la peste insieme alla rivolta degli indios, Ernesto sembra ritrovare se stesso: egli sente in questi sconvolgimenti il segno d'un destino superiore e vi partecipa come trascinato da forze magiche.

La fuga dal collegio è per lui un ritorno alle sorgenti stesse della vita: la ricomposizione di un equilibrio che la violenza dei bianchi ha tentato di compromettere.

Informazioni aggiuntive

Anno ediz

1971

Autore

Editore

Legatura

Copertina rigida con sovracoperta

Pagine

248

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Reso: Nessun Reso Accettato

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