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Durante una vacanza a Londra, Glen, un ragazzo di quattordici anni nato e cresciuto in Canada, accetta suo malgrado l'invito del padre a partire per Israele insieme alla cugina Nili. Lei è impaziente di tornare a casa, alla vita del kibbutz, mentre lui è poco entusiasta di scoprire la patria dei genitori. Per una tragica ironia della sorte, sarà proprio Glen a essere pugnalato da un giovane terrorista arabo per le strade di Gerusalemme, mentre Nili verrà misteriosamente risparmiata.
Intorno a questa vicenda di sangue ruota tutta una schiera di personaggi, a cominciare dalla famiglia di Nili: il fratello, scapestrato e impulsivo, ma pronto a pagare i suoi sbagli; i genitori, idealisti convinti, fedeli alle proprie scelte e ai valori che le sostengono; il cugino Yonatan, protagonista in prima persona della lotta armata, ma profondamente turbato dalle sue possibili conseguenze; assieme allo zio, il padre di Glen, travolto dal dolore e distrutto dai sensi di colpa.
La vita nel kibbutz e nei territori palestinesi occupati dagli israeliani viene qui raccontata nel suo svolgersi quotidiano: i piccoli e grandi drammi familiari, le prime cottarelle, le paure, i sogni e i ricordi. Come quelli di Mustafà, un arabo che la madre di Nili aveva conosciuto da ragazza, animato da ideali di libertà uniti alla contraddittoria convinzione che, per conquistarla, occorre uccidere.
Una storia intensa e crudele, che presenta il quadro di una terra dilaniata da una guerra senza fine, e invita a una profonda riflessione su una serie di argomenti scottanti come il potere, la giustizia, la violenza e il razzismo. Offrendo, nelle ultime righe, una timida speranza di pace.
Anno ediz | 2002 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Brossura |
Pagine | 288 |