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Il motivo della scissione, a partire dal conflitto tra volontà e razionalità da una parte e passione e pulsione creativa dall'altra, è un aspetto palese della vita prima ancora che dell'opera di Svevo. Tutti questi giochi di contrapposizione tra bianco e nero, tra essere e non essere, che sembrano costituire la condanna di Ettore Schmitz, sono altresì lo specchio di una scissione interna al Vecchio Continente, ancor oggi ostacolo drammatico lungo il faticoso cammino verso l'unità. Eppure Svevo è uno scrittore europeo, anzi il primo scrittore della nostra letteratura che possa definirsi tale. Le opposizioni e le contraddizioni intime, come quelle storiche e culturali, cedono di fronte alle ragioni della letteratura che, se autentica, milita di fatto contro ogni impasse o divisione psicologica oppure ideologica.
Purtroppo però, proprio quando la fama e l'età sembravano garantirgli la possibilità di continuare a essere, senza rimorsi, autore e protagonista del proprio dramma, un incidente d'auto lo stronca come un James Dean ottocentesco. Resta, più viva che mai, la sua letteratura, appunto.
LA COSCIENZA DI ZENO
di Italo Svevo
Presentazione di Davide Sala
Anno ediz | 1996 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Brossura |
Pagine | 187 |