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Quattro sorelle nel New England del pieno Ottocento, quattro identità femminili in cerca di se stesse nell'America che si apriva al mutamento sociale: dietro l'apparente innocenza del tradizionale quadretto familiare, Louisa May Alcott insinua tratti, se non eversivi, quantomeno innovativi. Nata in Pennsylvania nel 1832 e morta a Boston nel 1888, figlia di un intellettuale riformatore che sognava la solidarietà e nel 1842 diede vita all'utopistica comunità di Fruitlands, Louisa May Alcott riversò in Piccole donne (1869), con quel tocco di distanza e di ironia che conquista ancora oggi, i momenti salienti della sua vita familiare. L'educazione all'amore per il prossimo, il rifiuto dell'ipocrisia, il bisogno di rispondere al richiamo interiore che la portava, contro le convenzioni dell'epoca, a diventare una scrittrice e una donna autonoma. «Riservato», purtroppo, a lettrici di sesso femminile, Piccole donne è stata una vera e propria Bibbia per intere generazioni di adolescenti.
Louisa May Alcott
Piccole donne/2
l'Unità
Anno ediz | 1993 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Copertina flessibile |
Pagine | 291 |
Collana |