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Un pizzico di Emilia, la Romagna tutta intera. Le vette dell'Appennino bolognese (per primo, il Corno alle Scale), poi le arenarie di Badolo e dintorni, i Gessi bolognesi e faentini, i calanchi, le cascate. Infine, le pinete e le paludi tra l'Adriatico e il Po. A piedi in una regione più varia di quanto normalmente si creda. Da Bologna alla costa, e dalla pianura romagnola al confine toscano, 126 itinerari per conoscere una terra tra le più affascinanti d'Italia.
Le montagne, le colline, la costa. I molti volti diversi di una regione di sorprese. In questo volume, che esce a un anno di distanza dal primo, l'Emilia e la Romagna mostrano al visitatore un quadro inedito ricco di scoperte. Nel primo volume, era di scena l'Appennino più alto, con i massicci del Cimone, del Cusna, dell'Alpe di Succiso. Creste di arenaria, laghi e cascate, solenni faggete, praterie di mirtillo. In questa parte della guida, l'alta montagna riappare a cavallo tra le province di Bologna e Pistoia, nelle severe valli dominate dal Corno alle Scale, dall'Uccelliera, dai monti dell'Orsigna. Anche qui, e soprattutto d'inverno, i rilievi dell'Emilia sanno diventare montagna autentica, severa.
Poi la quota si abbassa, ma l'interesse rimane elevato. Al posto delle creste dell'alto Appennino, compaiono pareti di arenaria e di gesso notissime quelle di Badolo, e di Monte Adone, impressionanti calanchi, rilievi più dolci incisi all'improvviso da grotte e doline. A due passi dal capoluogo di regione (Bologna... già in odor di Romagna ha cantato Francesco Guccini), i Gessi bolognesi formano uno dei comprensori più ricchi di sorpresa dell'intera regione. Più a sud, le stesse forme, la stessa vegetazione riappaiono intorno a Brisighella, nell'Appennino Faentino.
Sul confine con il Casentino e il Mugello, le valli del Bidente, del Montone e del Rabbi, cuore dell'Appennino romagnolo, offrono altri angoli di grande, suggestiva natura. Le foreste di Campigna e Corniolo, le cascate dell'Acquacheta (si raggiungono da San Benedetto in Alpe), decine di fossi e valloni permettono escursioni nel verde, di straordinario interesse. Infine la pianura, la costa. L'agricoltura intensiva, le strade, l'industria fanno sì che gli spazi per camminare siano pochi, e tutti vicini all'Adriatico. Quasi ovunque, la bicicletta è preferibile ai piedi.
Bella, solitaria, a tratti imponente, la natura emiliana soffre di problemi non da poco. Gli skilift del Corno alle Scale, i fuoristrada che scorrazzano quasi ovunque, i fucili rendono un po' meno bella una regione altrimenti tra le più civili d'Italia. Questa guida permette di capire, emozionarsi, se necessario indignarsi. Anche a piedi (e forse, soprattutto così) è possibile capire, impegnarsi, far lavorare la testa.
Mario Vianelli Sandro Bassi
A piedi in emilia-romagna
126 passeggiate, escursioni e trekking
Montagne, colline e coste di ferrara, ravenna, bologna e forlì
volume II
GUIDE ITER
Anno ediz | 1994 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Copertina flessibile |
Pagine | 284 |