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"Gente di Dublino" è la prima significativa prova narrativa di James Joyce. È un'opera completa in sé, ma funge anche da introduzione alle opere più complesse come "Dedalus" e "Ulisse". Le storie in questa collezione offrono un ritratto straordinario della città di Dublino, riconoscibile in molti altri contesti urbani. In particolare, l'ultima novella, "I morti", è considerata un autentico capolavoro della letteratura contemporanea, paragonabile a "Morte a Venezia" di Mann o a "Cuore di tenebra" di Conrad per la sua intensità e la sua tragica ironia.
Realizzata agli inizi del Novecento, la raccolta rappresenta anche l'apice della parabola narrativa occidentale, che spazia da Chaucer a Flaubert. Da quest'ultima, le figure di Joyce ereditano un realismo dettagliato e una psicologia del personaggio molto sofisticata, oltre a un uso ironico di elementi mitici e simbolici.
James Joyce
Gente di Dublino
introduzione e note di ATTILIO BRILLI traduzione di MARGHERITA GHIRARDI MINOJA
Biblioteca Universale Rizzoli
Anno ediz | 1984 |
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Autore | |
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Legatura | Copertina flessibile |
Pagine | 267 |