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Aleksandr Sergeevič Puškin nasce a Mosca nel 1799 da una nobile ed antica famiglia. Manifesta precocemente la sua vocazione scrivendo i primi versi durante il liceo. Patisce l'esilio per qualche anno a causa di alcune poesie politiche: il soggiorno obbligato si trasforma in un periodo intensamente fecondo nel quale Puškin scrive, tra gli altri, il Boris Godunòv, capolavoro del suo teatro poetico. Nel 1826 gli viene concessa la grazia e lo scrittore tornato a Mosca sposa, qualche anno dopo, la bellissima Natalia Gonciaròva. Muore ancora giovane nel 1837, vittima di un fatale duello.
Gli zingari (1824); Boris Godunòv (1825); Mozart e Salieri (1830); II convitato di pietra (1830); Novelle di Bielkin (1830); Eugenio Onieghin (1832); Storia della rivolta di Pugačev (1834); La figlia del capitano (1836).
Da vendersi esclusivamente in abbinamento a Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, Onda TV Magazine, Cavallo Magazine & Lo Sperone.
Anno ediz | 2003 |
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Legatura | Copertina rigida |
Pagine | 208 |
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