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Le più belle maioliche

Le più belle maioliche

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Il libro dettaglia una mostra temporanea al Museo Civico Medievale, che espone una rilevante collezione di 300 ceramiche. Sebbene una sistemazione definitiva nel museo sia in attesa, la mostra si inserisce in un lungo dibattito accademico sulla ceramica bolognese e coinvolge numerosi esperti e istituzioni.

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Sono passati soltanto pochi mesi da quando si è proceduto a esporre, in una delle sale del Museo Civico Medievale, una piccola selezione delle quasi trecento ceramiche che compongono questa importante collezione. Questa è giustamente considerata, per l'alto livello qualitativo dei suoi pezzi e per le illustri vicende collezionistiche, tra le più rilevanti in Italia e in Europa, ed è quindi degna di trovare una congrua sistemazione all'interno dell'istituto.

Certo, siamo ancora ben lontani dalla soluzione definitiva di questo annoso problema, che alla fine dovrebbe portare, secondo i progetti iniziali, all'inserimento dell'intera raccolta nel percorso espositivo del museo. Un auspicio che in realtà non riguarda soltanto i capolavori ceramici del Museo Medievale, ma anche quelli altrettanto significativi che formano il nucleo prevalentemente settecentesco conservato presso le Collezioni Comunali d'Arte (lascito nel 1930 del marchese Pier Ignazio Rusconi), anch'esso in attesa di una sua sistemazione.

Una soluzione che, anche in questo caso, tarda ancora a venire per la mancanza di idonei spazi espositivi, privando così il visitatore della possibilità di ammirare, unica occasione a Bologna, alcune delle testimonianze più alte della produzione, prevalentemente emiliana, della maiolica del Settecento, tra cui spiccano appunto gli esempi usciti dalla manifattura bolognese, fondata da Giuseppe Finck.

Questi ultimi costituiscono, insieme ai pezzi faentini della manifattura Ferniani, il nucleo più cospicuo della raccolta, che non a caso si è scelto di esporre, a fianco di altre opere provenienti da altri musei e collezioni, nella presente mostra dedicata alle vicende della produzione ceramica locale del XVIII secolo. Un progetto di assoluto rilievo che ha visto coinvolti alcuni studiosi esperti di ceramica, coordinati da Luisa Foschini e da Piero Paci in collaborazione con il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, con il comune di Sasso Marconi e con l'Ordine dei Farmacisti.

Si tratta di un contributo davvero innovativo che va a inserirsi all'interno di un ricco dibattito che da quasi quaranta anni caratterizza lo studio della maiolica bolognese, a partire dalle importanti ricerche archivistiche compiute da Giorgio Bertocchi sulle fabbriche di Colle Ameno e dei Finck (1973), fino ai più recenti interventi nati in occasione di analoghi eventi espositivi curati da Nicoletta Barberini Mengoli.

A documentare la produzione di due delle più importanti manifatture cittadine, quella dei Ghisilieri di Colle Ameno e quella di Antonio Rolandi e dei fratelli Finck, sono stati selezionati in questa occasione più di centocinquanta pezzi, provenienti, come si è detto, dalle Collezioni Comunali d'Arte, dal Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, dal Comune di Sasso Marconi, dalle Farmacie Storiche di San Paolo e Toschi, a cui si aggiungono un numero considerevole di opere prestate per l'occasione da collezioni private e quindi presentate al pubblico per la prima volta.

Il tutto con l'intento di illustrare in maniera esaustiva questo particolare momento dell'attività dell'arte ceramica cittadina, affrontato anche in quest'occasione con il consueto rigore scientifico come dimostra del resto anche il contenuto del presente catalogo. L'iniziativa si presenta pertanto perfettamente in linea con quelli che sono gli obiettivi da sempre perseguiti dai Musei Civici d'Arte Antica, che sovente hanno visto anche le occasioni espositive come momento centrale di un più approfondito studio e di ricerca del nostro patrimonio artistico.

A tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo alla riuscita di questa iniziativa va pertanto il mio più sentito ringraziamento, a iniziare da Francesco Cristiani, che del presente evento è stato il principale e il più impegnato fautore, contribuendo in tutti i modi possibili alla sua migliore realizzazione.

Le più belle maioliche
Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento
Allemandi & C.

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Anno ediz

2011

Autore

Editore

Legatura

Copertina rigida con sovracoperta

Pagine

129

Spedizione: 3 giorni lavorativi
Pagamento: Bonifico bancario
Reso: Nessun Reso Accettato

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