Con questa opera sui mobili italiani e francesi dell'Ottocento, Giacomo Wannenes riconferma di aver trovato un metodo veramente nuovo e completo nel trattare, in maniera esauriente, stili ed epoche a noi vicini e lontani nello stesso tempo.

L'autore dimostra di non amare un'arida esposizione e spiegazione di stili immersi nel mistico e santificante rispetto che fino a oggi è stato riservato a simili argomenti, ma affronta il difficile compito di dare un prezzo alla bellezza, riuscendovi brillantemente. L'arte del mobilio, come tutte le arti, subisce o può subire modificazioni e mistificazioni. Ogni pezzo viene quindi analizzato sotto il profilo stilistico, estetico e commerciale, dando la possibilità, al profano come al competente, di avere una panoramica completa delle creazioni dell'Ottocento, dall'Impero al Liberty, e delle loro quotazioni attuali.

Il mobile diventa, nelle mani esperte dell'autore e sotto il suo sguardo indagatore e obiettivo, una creatura viva sottoposta a tutti gli inganni e le violenze in agguato sui sentieri del tempo. E grazie all'autore scopriamo che gli stili Impero, Restaurazione, Luigi Filippo, Napoleone III e Liberty, sia italiano sia francese, hanno prodotto mobili che non sono tutti sublimi, e che il bello passa attraverso infinite gradazioni. Gradazioni che l'autore conosce e di cui ci rende partecipi, con assoluta e particolare sincerità, la stessa sincerità con cui afferma, forse anticipando i tempi e a dispetto della critica moderna, che il Liberty sarà giudicato un giorno come uno dei più grandi stili della storia dell'umanità. Dall'Impero al Liberty compreso, siamo guidati con mano felice nei complicati riti del secolo più eclettico di tutta la storia dell'arte, senza spirito dissacratore, ma anche senza pietà o inutile indulgenza.

Giacomo Wannenes
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DE VECCHI EDITORE