Prima lettera filosofica Apologia di un pazzo

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Con Caadaev la Russia si interroga per la prima volta sulla propria identità e si chiede « Che fare?». Dopo la lettera i russi non cesseranno di chiederselo, di genera zione in generazione, nelle condizioni storiche più di- verse, di fronte a problemi nuovi, a urgenze e prospettive differenti, nel contesto di un'Europa percorsa da nuovi fremiti e frustrazioni. Oggi i drammatici problemi della perestrojka ripropon gono in fondo gli stessi interrogativi per uscire da una crisi che prima di essere economica e politica è soprat tutto spirituale, e richiede ancora una volta la definizio ne di un'identità, e quindi di una direzione di sviluppo.

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Due parole sull'autore

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Petr Jakovlevič Čaadaev nacque nel 1796 a Mosca da ricca e nobile famiglia. Nel 1812 lasciò l'università di Mosca dove aveva seguito corsi di storia e di filoso- fia e dove era entrato in rapporti di ami- cizia con Griboedov, Turgenev e Jakuškin. La partecipazione alle guerre napoleoniche lo portò per due anni al- l'estero con l'esercito russo. Dal 1823 al 1826 viaggiò in Europa - Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia e Germania dove conobbe, tra gli altri, Friedrich Schelling e Lamennais. Tornò in Rus- sia nel 1826 e due anni più tardi, nel 1828, cominciò a scrivere le otto Lette re filosofiche che costituiscono la sua summa filosofica."

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Anno ediz	1991
Autore	Petr Jakovlevič Čaadaev
Editore	Il melangolo
Legatura	Brossura
Pagine	108

Petr Jakovlevič Čaadaev

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