Il brigantaggio che flagellò il Mezzogiorno continentale dal momento stesso dell'unificazione fin verso il 1870, costituisce una delle pagine più fosche e meno note della storia dell'Italia moderna. Né l'oscurità che ha sempre avvolto questo argomento è stata causata soltanto dalla « carità di patria» che indusse nel secolo scorso la storiografia liberale a non lumeggiare fatti che vulneravano il mito dell'unanimità dei plebisciti d'annessicne. Il problema è assai più complesso e richiedeva, per essere affrontato in tutte le sue molteplici componenti, una rara pazienza d'indagine in un vastissimo materiale mai esplorato fino ad oggi, e un'appassionata intelligenza dei fatti. Intelligenza di storico e pazienza di ricercatore hanno permesso a Franco Molfese, già noto ed apprezzato studioso di storia del Risorgimento, di lacerare nella più ampia misura possibile, il velo del silenzio e mostrare l'impressionante vastità e violenza di quella che fu in realtà una vera e propria rivolta contadina e della sua altrettanto massiccia e violenta repressione.