Albert Einstein è una delle maggiori figure del Novecento, non solo perché la sua teoria della relatività ha rivoluzionato l'interpretazione del mondo fisico: nonostante uno sconfinato amore per l'isolamento, utilizzò la grande visibilità che il premio Nobel per la Fisica del 1921 gli aveva dato e la spese in grandi battaglie. Pacifista convinto in anni in cui esserlo era difficile, parlò e scrisse caustici spesso con toni contro il militarismo ("Che un uomo possa trarre piacere dal marciare in formazione sulla scia di una banda basta a farmelo disprezzare. È stato fornito del suo grande cervello solo per sbaglio; gli sarebbe bastata la spina dorsale"), si adoperò per superare i nazionalismi, per costruire l'Internazionale della Scienza e sostenere la libertà in ogni sua forma. "Gli ideali che hanno illuminato il mio cammino," scrive nel brano che dà il titolo al libro "sono stati la verità, la bontà e la bellezza. [...] Gli oggetti comuni degli sforzi umani proprietà, successo pubblico, lusso - mi sono sempre sembrati spregevoli".

Albert Einstein
IL MONDO COME IO LO VEDO
Prefazione di Giulio Giorello