Non c'è dubbio. Ogni artista è figlio del suo tempo. Se figlio docile o ribelle dipenderà dal carattere personale. Certo è che il clima politico nel quale vive ha la sua importanza. E influenza. Prendiamo l'America dello sconfitto Bush. Che tipo di arte ha prodotto? Forse è troppo presto per tirare le somme. Un giudizio definitivo lo darà la storia. Il che non impedisce di farci nel frattempo qualche idea. Aspetto eclatante del regime repubblicano è aver esasperato il già travolgente puritanesimo made in USA. Da qui la violenta caccia a streghe e stregoni imputati di colpe terribili come istigazione a commercio carnale, perversioni e diavolerie simili. Mentre una Madonna in versione porno-rock continuava a trovare adepti, non importava se l'oscenità di cui venivano accusati tanti artisti fosse spesso soltanto simbolica, o avesse addirittura il carattere della denuncia. La lista degli eretici porta Mapplethorpe in testa, seguito da tantissimi pittori di nudi, all'improvviso privati dei sovvenzionamenti statali. (Vedi "Al rogo i nudi" di Enrico Buda "Arte in" n. 19 genn./febb. 1992). Ovviamente la schiera dei perseguitati non poteva che stare dalla parte del progressista Clinton. Ma sarà in grado l'aitante Bill di mantenere le promesse? Ammesso che riesca a tradurre la causa della libertà di espressione in fatti reali, come se la caverà poi con il coro di indignati benpensanti in caso di immagini forti, veramente hardcore, di cui pure bisogna ammettere l'esistenza? Soprattutto avrà la forza di imporre una Clintonart? Speriamo di sì. Nell'attesa lasciamo Little Rock per sfogliare assieme "Arte in".
Tra le novità segnaliamo la collaborazione di Luciano Caramel, che qui offre una accurata anteprima sulla mostra di Depero. Salvatore Italia informa in base a quali norme il ministro Ronchey abbia abolito la concessione delle Terme di Caracalla al Teatro dell'Opera della capitale. Con la consueta verve Enrico Crispolti passando in rassegna le esposizioni della Quadriennale di Roma e del Museo Pecci di Prato spiega come mai si sia sul punto di fare "Un salto nel vuoto". Ancora più corposi del solito i "Reportages", dove la Martegani scrive della mostra di Matisse a New York, Fumolo di quella di Munch a Londra, Batz di Schumacher a Francoforte e la Pagnucco di Lichtenstein a Losanna. Nelle "Grandi esposizioni" si relaziona di Afro (De Stasio), Grosz (Conti), Ziveri (Paloscia) e si danno "Lezioni di erotismo" (C. Apuleo). Segue la scultura, in particolare quella in vetro, con Speranzoni che parla della Fucina degli angeli e Restany di altre iniziative nella stessa direzione. Kostabi e Perich sono due giovani artisti americani. Il primo si fa dipingere i quadri dagli assistenti, il secondo se li fa fare da una macchina: un curioso capitolo di costume che vi raccomando di leggere. Per finire uno sguardo al "Business". Una rubrica ricca di incontri con galleristi, collezionisti, un Presidente di banca e il Presidente di Art Barcelona. Per arrivare a capire che con un pizzico di buona volontà e ottimismo da questa recessione si sta cominciando ad uscire. Possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo. Magari festeggiando Natale a "Colazione da Squillantini" (l'artista di copertina). O divertendoci con "Il Rebus di Millo". La soluzione? Al prossimo numero, dopo l'Epifania.
Arte in
Bimestrale di critica e d'informazione delle arti visive
Anno V numero 23-Novembre/Dicembre 1992
Matisse a New York Munch Lichtenstein
Schumacher Lezioni di erotismo
Arte & Ambiente, Scultura, Depero, Licini
Kostabi: dipinti con le loro mani
A colazione da Squillantini Business: Fiere
Mercato Collezionismo
Arte & Banche
