€10.00
Proprio lo sviluppo del pensiero scientifico e l'imporsi delle apparenze, e non della sostanza, come scenario in cui si esplica di fatto la vita umana e come esperienza della contraddizione, del disordine e in ultima analisi del dolore gratuito', rendevano ormai inattuale e impraticabile ogni tentativo di conciliazione tra l'idea di un universo uniformato a un ordine logico-matematico e la coincidenza di quest'ordine con la mente divina e un suo disegno provvidenziale e finalistico. Candido impara a sue spese che, contrariamente agli insegnamenti del suo maestro, le miserie degli uomini sono innumerevoli, tutti si dibattono tra il dolore e la noia e sembra piuttosto il caso e non la Provvidenza a determinare il destino di ciascuno. Alla fine, disgustato, dopo aver sperimentato che la battaglia sacrosanta per la libertà umana trova un ostacolo mortale nelle regole e nella disciplina che gli uomini si autoimpongono, che l'integralismo religioso può far morire di fame, che ci si salva miracolosamente da un naufragio per poter essere esposti alle insidie di un terremoto... e così via,
troverà un solo rimedio alla sua profonda disillusione: il lavoro manuale. Così Candido si ritirerà in campagna, dove, con la ritrovata Cunegonda, anche se ormai attempata, e alcuni amici, potrà dedicarsi a cultiver son jardin.
F. M. A. Voltaire
CANDIDO o l'Ottimismo
ACQUARELLI
Anno ediz | 1996 |
---|---|
Autore | |
Editore | |
Legatura | Brossura |
Pagine | 141 |