Le foto antiche hanno un fascino straordinario dovuto al fatto che ci mostrano la vita di altri tempi, ovvero le cose che non ci sono più, o com'era un luogo prima di eventi importanti come ad esempio la guerra che sconvolse Bologna, o anche i modi di vita totalmente diversi da quelli di oggi... come dire un viaggio nel passato che dilata la nostra esistenza. Infatti le foto antiche mostrano in diretta come vivevano i nostri padri, nonni o bisnonni, cosa che sa dare una piacevolissima sensazione ed anche una forte emozione che viene dalla fantastica continuità della vita.
Lasciando perdere discorsi esistenziali e filosofici rimane la realtà e quella la possiamo toccare con mano e vedere con gli occhi, come appunto le foto antiche o anche solo vecchie. Per renderle ancora più attuali e interessanti, le foto d'epoca sono accompagnate da un testo, dove la foto si racconta, e da un fotoconfronto dello stesso luogo ripreso oggi, riprodotto in piccolo e in tono di grigio per differenziarlo dalla foto antica originale.
L'esecuzione dei fotoconfronti è stata una non piccola fatica perché ho dovuto girovagare qua e là per la città e i dintorni centinaia di volte, cercando di pormi esattamente dove era stata scattata la foto antica. Un lavoro davvero difficile, spesso anche impossibile perché qualche nuovo edificio o qualche pianta ha coperto la visuale, senza contare che l'ottica degli obiettivi antichi era completamente diversa da quelli di oggi... e poi c'è il traffico convulso dei nostri giorni che talvolta impe- disce lo scatto o lo rende pericoloso (per il fotografo in mezzo alla strada).
A proposito di foto antiche devo aggiungere una considerazione personale. Credo infatti che ogni fotografo antico abbia voluto mostrare nel migliore dei modi l'oggetto che fotografava e per questo "mi permetto" di ritoccare le foto antiche, spesso scure, sfocate o distorte. Oggi infatti la tecnica consente (quasi sempre) di riportare le foto nella intenzione del fotografo che le fece, ma questa operazione viene considerata "blasfema" dai filologi che vogliono invece presentarla come si trova, cioè annerita o evanescente con strappi e buchi e spesso senza nessun contrasto delle immagini. In questo modo però chi le guarda vede, se gli va bene, solo una parte del contenuto... anzi spesso lo intravvede soltanto. Ricordo che anni fa fu pubblicato un libro di foto antiche che furono lasciate nelle disastrose condizioni in cui si trovavano al punto che una era tanto buia e incomprensibile che fu pubblicata addirittura alla rovescio, cioè con le colline e San Michele in Bosco... dalla parte delle pianura e la pianura dalla parte della collina e quindi credo che questo "sacro" rispetto per la foto antica può anche dimostrarsi dannoso o inutile.
Per ottenere un risultato visivo ottimale occorre un lungo e paziente restauro che moltiplicato per centinaia di foto diventa un tempo lunghissimo, ma io sono convinto che ne valga la pena e che il pubblico apprezzi questo mio lungo lavoro. Spero che questa non piccola fatica incontri il favore del pubblico anche in considerazione del fatto che ho tratto dalla mia immensa raccolta (formata in più
di cinquant'anni di ricerca) circa 180 foto rare e spesso mai viste prima.
