L'atto creativo di Filippo Di Savoia consiste nel far scaturire dal caos esperto dei colori quei magnetismi necessari ad alimentare, di tela in tela, l'energia e la materia di una pittura che espande tutto un universo, un intero cosmo, dalla nascita della sua luce all'evoluzione dei suoi segni in continuo divenire. Ciò presuppone un percorso diverso da quello dello spettatore moderno, che "cerca il nuovo esclusivamente come trampolino verso un altro nuovo", come notava il filosofo M. Heidegger nel 1927. "La curiosità, ormai predominante, non si prende cura di vedere per comprendere ciò che vede, per essere per esso, ma si prende cura soltanto di vedere." Se il vedere che comprende non è confinato nel nuovo, l'innovazione di un'opera non è confinata nella visione. Di Savoia dipinge da quasi trent'anni pitture che sono analogie della natura. Si tratta di "paesaggi" che fungono da panorami dell'attività creativa quale viene esercitata mediante l'azione pittorica, non di immagini illusorie che si limitano a costituire semplici raffigurazioni della realtà del mondo, esterna ai linguaggi

Tommaso Trini
LAMPI DI GENESI
Filippo Di Savoia