La temporanea esposizione a Firenze di cinquanta fogli anatomici di Leonardo da Vinci costituisce un avvenimento eccezionale, sotto diversi aspetti. Anzitutto, tornano nella nostra città documenti di enorme valore, strettamente legati alla storia delle tradizioni artistiche e scientifiche di Firenze, nonché all'attività di sue prestigiose e plurisecolari istituzioni, come lo Spedale di S.M. Nuova, dove Leonardo ebbe occasione di compiere tanta parte delle proprie esperienze anatomiche.

In secondo luogo, grazie al gesto generoso della Regina di Gran Bretagna, che ha voluto dare soddisfazione a una nostra precisa richiesta, concedendo in prestito questi disegni di sua proprietà, si stabilisce un significativo rapporto, che speriamo non si esaurisca in questa occasione, tra Firenze e la Royal Library di Windsor, dove sono conservati i fogli leonardiani di anatomia, parte significativa di un corpo impareggiabile di documenti vinciani.

Oltre che dalla generosa disponibilità della Regina di Gran Bretagna alla quale, a nome dell'intera città, esprimo il più sentito ringraziamento, questa sensazionale esposizione è stata resa possibile dalla collaborazione disinteressata e altamente qualificata di molti autorevoli amici.

Un ringraziamento particolare debbo a Carlo Pedretti e a Kenneth Keele, autori dei preziosi testi del presente catalogo, che consentono di apprezzare in maniera adeguata il significato degli interessi leonardiani in questo campo.

Di decisiva importanza è risultata inoltre la collaborazione dei funzionari della Royal Library di Windsor, dal Librarian Sir Robin Mackworth-Young, a Mrs. Jane Roberts, che ha notevolmente contribuito alla redazione delle schede, all'architetto Paul Williams, cui si deve il progetto dell'allestimento, realizzato sotto la direzione dell'architetto Piero Micheli.

Mi sia consentito, infine, di esprimere viva riconoscenza agli autorevoli studiosi che hanno accettato di far parte del Comitato Scientifico della mostra fiorentina, offrendo disinteressata e qualificata collaborazione, e ai responsabili del Comitato per le Esposizioni di Firenze e Prato, che si sono assunti, con l'entusiasmo e la capacità consuete, il compito non facile di organizzare e gestire un'iniziativa tanto significativa e di così vasta risonanza internazionale.

Appare non poco significativo che questa mostra si tenga nei Quartieri Monumentali di Palazzo Vecchio, segnando così una tappa importante nello sforzo, perseguito con tenacia da questa Amministrazione, di restituire a funzioni precipuamente culturali Palazzo Vecchio.

ELIO GABBUGGIANI Sindaco di Firenze