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Suicida a soli ventisei anni per ordine di Nerone, Lucano ci lascia uno dei più bei poemi epici della letteratura latina. In Farsaglia la guerra civile tra Cesare e Pompeo si trasforma in un culmine negativo della storia di Roma: la perdita della libertà e l'orrenda carneficina rappresentano la "fine della storia", il trionfo del destino avverso e dell'indifferenza degli dei sulla sorte degli uomini e della Repubblica. Nessuno ha mai rappresentato in modo così cruento battaglie tanto terribili, e descritto morti tanto atroci come quelle dei soldati pompeiani uccisi dai serpenti del deserto. Il nostro è il tempo di Lucano. Solo un moderno può capire la sua disperazione e apprezzare il suo stile breve, balenante e spezzato.
I CLASSICI DEL PENSIERO LIBERO GRECI E LATINI
LUCANO FARSAGLIA LIBRI VIII E IX
La crudeltà della guerra
Prefazione e traduzione di Luca Canali
Note di Fabrizio Brena
Testo latino a fronte
Anno ediz | 2012 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Brossura |
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Pagine | 148 |