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La profonda umanità, l'acuta penetrazione psicologica, la narrazione lucida e imparziale: ecco cosa fa di Per chi suona la campana una delle opere più belle della letteratura contemporanea, mirabile esempio di uno stile che contraddistingue un'epoca, ma che resta, sfidando il tempo e le mode. Un episodio di guerriglia durante un importante conflitto storico, un ponte che deve essere fatto saltare, un piccolo gruppo di partigiani uniti dall'unica speranza che "un giorno ogni pericolo sia vinto e il paese sia un posto dove si vive bene"; in mezzo a tutto questo, Robert Jordan, il dinamitardo, l'"inglés" giunto da Madrid per organizzare la distruzione del ponte. Robert è un irregolare nell'esercito repubblicano, un intellettuale votato a una causa che, tra mille dubbi, egli sente sua non meno degli altri; perché al di là di ogni errore e di ogni asprezza ci sia pace e libertà per tutti; perché l'uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna, non sia un'isola, ma "un pezzo del Continente, una parte della terra".
Ernest Hemingway
Per chi suona la campana
Traduzione di Maria Napolitano Martone
Con un'introduzione all'opera, una antologia critica e una bibliografia a cura di Giansiro Ferrata e una cronologia a cura di Vincenzo Mantovani
Arnoldo Mondadori Editore
Anno ediz | 1993 |
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Legatura | Copertina flessibile |
Pagine | 528 |