Sulla nostra terra, la qualità di tutte le cose continua a migliorare. Questa legge non si ferma nemmeno davanti all'acquariofilia o agli acquariofili. Con l'acquisto del primo pesce inizia un processo di progressiva evoluzione dell'acquariofilo. Se tutti i fattori influenzabili, e tra questi dobbiamo annoverare anche la letteratura specializzata, sono positivi, allora il primo acquario, di solito troppo piccolo, non rimane l'unico "campo d'azione" dell'appassionato. In base alla mia esperienza posso dire che al primo piccolo acquario ne viene accostato uno più grande e successivamente seguono molte altre vasche. Quando poi nella vasca nuotano i primi avannotti, normalmente degli ovovivipari, ci si sente sulla strada giusta per diventare un buon acquariofilo.

Naturalmente non ci si ferma agli ovovivipari, ma si tenta la riproduzione di altri pesci. Superati gli iniziali insuccessi e ottenuti i primi esiti positivi grazie ai nostri continui, insistenti sforzi, allora si ha il coraggio di affrontare anche la riproduzione di pesci più "difficili". Tutto questo dimostra come il desiderio di raggiungere una meta prefissata per poi determinare nuovi traguardi sia la forza motrice che spinge lo sviluppo di ogni acquariofilo di successo.

Già l'acquisto e l'allestimento di un acquario rendono necessario uno studio di ben determinati campi scientifici. Più aumentano le conoscenze dell'acquariofilo e più tempo deve dedicare all'approfondimento delle sue conoscenze nei più disparati settori della scienza e della tecnica. Molte volte è sorprendente con quale intensità si affrontano certi problemi e quanto diventa facile a questo punto comprendere anche processi molto complessi.