Mi è rimasta dentro l'emozione provata durante una visita, tempo fa, in un grande e lussuoso magazzino di una grande e ricca città straniera: piani e piani di mercanzie, di luci, di folla. Una cattedrale eretta in onore del dio commercio, del consumismo più esasperato.

Ebbene, mentre un poco frastornato procedevo in quel labirinto felpato, tutto voci e luci ammiccanti, ecco che il mio sguardo si sofferma su un tavolino che regge due, tre statuine. Fragili oggetti, parevano capitati chissà come in quel frenetico viavai. Un cartellino dorato diceva «Ceramiche italiane».

Mi fermai stupito. Certo non per la presenza di quegli oggetti. L'artigianato, la moda, l'arte, il design degli italiani furoreggiano ormai da anni e dovunque, da Londra a Tokyo a New York ai palazzi degli emirati arabi. No. Il mio stupore era dovuto semplicemente alla bellezza estrosa di quelle statuette, al sicuro buon gusto che le caratterizzavano, a quel loro modo di imporsi, di risaltare con l'eleganza e la fantasia di cui erano intrise tra le mille multicolori mercanzie che riempivano quegli spazi. La medesima emozione la provo ora, nel risfogliare queste pagine, nel ripercorrere il cammino di questi maestri artigiani italiani che hanno saputo, da una manciata di terra, estrarre forme e colori.

Troviamo, in questo volume amorevolmente ordinato da uno dei massimi collezionisti ed esperti italiani di ceramiche artistiche, la miglior produzione del Novecento italiano di un'arte raffinata, minore solo di nome.

Ed è un connubio, questo tra l'arte della ceramica e della stampa, che fa di «Per virtù del fuoco. Uomini e ceramiche del Novecento italiano» un'esperienza unica nel suo genere, una definitiva e completa fonte di documentazione per gli amatori di oggi e degli anni a venire.

Fulvio M. Rosso
Per virtù del fuoco Uomini e ceramiche del Novecento italiano
MUSUMECI EDITORE