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Leggenda e mito aleggiano attorno alla figura di Pablo Picasso, universalmente riconosciuto come genio indiscusso dell'arte del XX secolo. Biografie e studi si sono susseguiti nel corso della sua vita e post mortem, contribuendo a creare insieme storia e mito di un uomo che ha cambiato e determinato le sorti dell'arte del suo tempo e di quella a venire.
Pablo Picasso y Ruiz nasce a Malaga, in Plaza de la Merced, il 25 ottobre 1881, da José Ruiz Blasco e María Picasso y Lopez. Il ramo genealogico da parte paterna è ricco di personaggi illustri, politici e uomini di chiesa, ma anche eremiti e guantai. Guantaio fu il nonno paterno di Picasso, don Diego Ruiz, appassionato di disegno e musicista.
Guardiamo prima di tutto alle date. Nel 1910, a Trieste, James Joyce dà inizio all'Ulysses. Nello stesso anno Igor Strawinsky fa rappresentare a Parigi L'Oiseau de feu. Pablo Picasso, un po' prima, tra il 1903 e il 1906, dipinge quadri come I giocolieri, La vita, I miseri in riva al mare, La bevitrice di assenzio, La coppia, Acrobata e giovane equilibrista ecc. Vale a dire, il secolo comincia esattamente come doveva poi proseguire e come tuttora prosegue, con un'arte rifatta sull'arte, un'arte non più in presa diretta sulla realtà ma mediata dall'estetismo, un'arte convogliata dalla coscienza critica fuori dalle tempeste della creatività verso le lagune immobili della maniera e dunque, più tardi, del consumo.
Contemporanei o appena precedenti, c'erano stati o c'erano tuttora artisti realistici, come Marcel Proust il cui progetto, in fondo, non era troppo diverso da quello di un Balzac; Vincent van Gogh che aveva saputo raccontare addirittura la propria "escalation" verso la pazzia; Richard Wagner che, con l'illusione di adombrare un mito eterno, aveva scritto con il Tristano un'opera di piccole proporzioni, ben cesellata e ben costruita, sull'amore borghese.
Picasso 1881-1914
I classici dell'arte
Rizzoli Skira
CORRIERE DELLA SERA
Anno ediz | 2003 |
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Autore | |
Editore | |
Legatura | Brossura |
Pagine | 189 |