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Nel 399 a.C. ad Atene fu celebrato il processo politico più famoso di tutti i tempi. In un clima politico e ideologico ancora arroventato dopo la tragica fine della guerra del Peloponneso e la sanguinosa caduta dei Trenta tiranni, Socrate fu accusato di empietà e corruzione dei giovani e condannato a morte. L'Apologia di Socrate tramanda il discorso con cui il filosofo orgogliosamente rivendicò, nel processo, i suoi meriti nei confronti della città e l'ideale di giustizia secondo cui aveva sempre vissuto. Un ideale di cui diede una fulgida prova anche nelle sue ultime ore, rifiutando la fuga che l'amico Critone gli offriva nel dialogo omonimo perché avrebbe rappresentato la sconfessione di tutta una vita tesa alla ricerca del bene e della virtù.
I CLASSICI DEL PENSIERO LIBERO GRECI E LATINI
PLATONE APOLOGIA DI SOCRATE CRITONE
Il coraggio delle proprie idee
Traduzione e note di Maria Michela Sassi Prefazione di Giovanni Reale
Testo greco a fronte
Anno ediz | 2012 |
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Autore | |
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Legatura | Brossura |
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Pagine | 120 |